venerdì 19 ottobre 2012

Bambini allontanati dalla famiglia? Un appello.

Fa scalpore in questi giorni il fatto che i media stiano amplificando i casi di allontanamento dei minori dalla famiglia. In particolare, mi riferisco al caso della telefonata choc mandata in onda oggi su Canale 5 (Mediaset). Vi sono casi palesi in cui i bambini vanno allontanati dal nucleo parentale, come casi di violenza e maltrattamenti, casi in cui le comunità per minori possono creare un contesto protetto e di certo migliore per il benessere fisico e psicologico del bambino. Ci sono però altri casi, di cui sempre più stiamo apprendendo dalla cronaca, per cui pare dalle dichiarazioni dei genitori che non sia assolutamente plausibile l'allontanamento dei bambini. Non volendo e non potendo giudicare le decisioni dei giudici, mi auguro comunque motivate e validate da esperti consulenti psicologi e/o psichiatri, vorrei invece spostare l'attenzione sulla reale problematica, emersa in questi giorni, e per la quale ritengo non si possa dare altra interpretazione se non una posizione che porti un'assoluta condanna a quanto accaduto, ovvero, le modalità con cui questi bambini vengono allontanati dalle famiglie e i casi in cui i bambini non sono stati ascoltati. 

Un appello dunque al Presidente della Repubblica: non si vuole discutere l'autorevolezza della magistratura, la quale si auspica agisca sempre nel bene e se così non fosse ci si augura vi siano adeguate procedure di controllo. Si vuole pretendere però un intervento legislativo immediato che possa regolamentare le modalità e le professionalità che si possono occupare di attuare gli eventuali allontanamenti dalle famiglie. Abbiamo infatti in questi giorni ascoltato e visto testimonianze e talvolta video o audio che riprendono direttamente i bambini presi con la forza, gridare dalla disperazione. Uno Stato civile non può ammettere che vi siano persone, assistenti sociali o forze dell'ordine, autorizzate a esercitare la forza sui bambini. Qualsiasi sia la ragione. La forza sui bambini è sempre e comunque sbagliata. Pare che questi errori vengano talvolta commessi da persone assolutamente non formate e preparate a svolgere tali mansioni e quindi ad attuare le volontà della Giustizia. Si auspica quindi il Governo e il Capo dello Stato possano intervenire repentinamente per placare questa barbarica e tragica piaga che colpisce i bambini italiani. Si noti, uso un plurale indefinito in quanto fosse anche un solo bambino ad aver subito un simile trattamento, lo stesso meriterebbe comunque un intervento immediato delle più alte cariche dello Stato.

dott. Michele Facci