domenica 27 dicembre 2009

STALKING: UNA PERSECUZIONE PERPETUA

Ragazzi/e che non accettano di essere lasciati, che non accettano storie finite. Centinaia di sms, e-mail, inviti su social network e chat, pedinamenti. Lo stalking è un'altra tragica realtà purtroppo spesso potenziata e veicolata dalla Rete. Lo stalking è un reato. Opprimere la libertà di una persona è reato. Le tecnologie hanno una capacità notevole di penetrazione nella vita di una persona. Ecco allora vittime che si vedono costrette a cambiare numero di cellulare, chiudere account sui social network, cambiare indirizzi e-mail per tentare di fuggire allo stalker. Una vita in una gabbia.

Invito a visitare un interessante video sul tema.

mercoledì 23 dicembre 2009

APERTO CANALE SU YOUTUBE

Visita il canale di Pericoli di Internet su YouTube.. raccoglierò video interessanti e stimolanti su tematiche come i pro-ana, la pedofilia, la pirateria e via dicendo!

lunedì 21 dicembre 2009

12 ANNI A CHI ISTIGA VIOLENZA SUL WEB

Vi invito a visitare questo link di un blog amico che ha pubblicato un interessante post su questa proposta di legge.
Reputo abbastanza grave che si parli di 12 anni di carcere per istigazione alla violenza, quando su internet proliferano vere e proprie sette pro-ana lasciate nel pieno della legalità anche se incitano palesemente alla morte di migliaia adolescenti. Lo stesso Ministero per le Pari Opportunità dichiara che l'anoressia e la bulimia sono la prima causa di morte per le ragazze tra i 12 e i 25 anni: i siti pro-ana ad oggi sono il principale veicolo di diffusione di tale disagio ma, è triste constatare, che finchè il problema non "colpirà" uno dei nostri politici probabilmente non sarà mai affrontato.

sabato 19 dicembre 2009

CRONACA IMPRECISA E TECNOLOGIE

Il titolo: “Gli adolescenti italiani vivono con il mito di Facebook”. La ricerca è stata però condotta tra giovani tra i 12 e i 14 anni..saranno adolescenti? O al massimo PRE-adolescenti? Attenzione alle ricerche pubblicate in questo settore!! Leggiamole con molto spirito critico. Tuttavia, se la fotografia che esce da un'indagine condotta su ragazzi di quell’età è così drastica come quella descritta dall'articolo seguente, gli adolescenti veri, quindi generalmente al di sopra dei 14 anni, quanto peso danno a Facebook nella loro vita? E’ UN mezzo di supporto e divertimento, o per molti è diventato LO strumento essenziale di comunicazione??

VEDI ARTICOLO DE “LA STAMPA”

martedì 15 dicembre 2009

BERLUSCONI, FACEBOOK E TARTAGLIA

Condanno la violenza, sempre. Condanno una destra delle parolacce e una sinistra frammentata. Condanno un clima politico triste, un parlamento di grida e insulti. Mi dispiace per un uomo (chiunque esso sia) finito all'ospedale causa una violenza. Condanno i migliaia di utenti di Facebook che hanno inneggiato alla violenza ma chiedo al governo: MINISTRI, VI SIETE ACCORTI SOLO ORA CHE è PIENO DI GRUPPI VIRTUALI CHE INNEGGIANO ALLA VIOLENZA? AL TERRORISMO, AL SATANISMO? E DOVE METTIAMO IL DISEGNO DI LEGGE CONTRO I BLOG PRO-ANA O LE COMMUNITY PRO-SUICIDI? PERCHè NON SI PROCEDE CON LA STESSA CELERITà CONTRO I GRUPPI PRO-ANA?
Vi sono gruppi virtuali molto più pericolosi di un insieme di utenti che adulano un gesto di violenza. Gruppi che fanno meno risonanza, che usano la violenza del silenzio di persone che soffrono. Mi riferisco alle comunità virtuali che sostengono e promuovono l'autolesionismo, il suicidio, la bulimia, l'anoressia, la pedo-pornografia. Solo i siti di istigamento al disagio alimentare sono stimati essere più di 300.000 in Italia. E non si può forse morire causa malattie trasmesse da una lametta passata in gruppo, non si può forse morire causa i disagi alimentari? Non è stato forse sempre usato internet per veicolare il terrorismo?
Non stupiamoci solo ora, sarebbe una vergogna, sarebbe strumentalizzare un gesto, mostrarsi superficiali.
Auspico, che questo episodio non sia solo occasione per creare una sana svolta politica che porti un clima di confronto civile e non di parolacce, denunce, cartelli, cartacce e travestimenti vergognosi in parlamento.
Auspico però anche che vi sia occasione per pensare che è il caso di aggiornare le leggi italiane al fine di poter chiudere immediatamente tutti quei siti web attualmente leciti, che veicolano e istigano gravi disagi alimentari.

sabato 12 dicembre 2009

Incontri reali dal mondo virtuale

Ennesima violenza sessuale causata dall'ingenuità che ha portato la vittima a incontrare un uomo conosciuto online. Dietro lo schermo di un computer le persone si possono fingere chiunque, possono ingannare, persuadere, adescare. Prestate attenzione! Se proprio si vuole conoscere una persona nella realtà, la si incontri in luoghi pubblici e controllati! Online, non fidatevi mai troppo, non potete mai esser certi della reale identità dell'altro. Anche quando ci pare di chattare con una persona fidata, è bene non fornire mai informazioni troppo private, dati sensibili o personali ne propri ne di altri. Essere più responsabili nelle relazioni on-line è l'unica reale prevenzione ai pericoli di internet.

martedì 8 dicembre 2009

Pulsante “tutela-minori”

Facebook, Netlog e altri social network avranno presto uno specifico bottone “segnala-pericolo”. Questo dovrebbe esser contro pedofili e malintenzionati. Spesso però sono i minori stessi che pubblicano foto “piccanti” on-line (quante ragazzine di 14-15 anni si trovano con foto appositamente “provocanti” su Netlog? E quanti sfruttano quei profili per “rimorchiare”?). Forse, sarebbe bene iniziare ad educare ad una sana responsabilizzazione. Ricordo alcuni casi di suicidio di ragazze che hanno visto pubblicate e diffuse foto che si erano fatte fare dai loro ragazzi, fidandosi di loro.. quindi, il problema è a monte: certi foto/video non solo non si mettono on-line ma, forse, bisognerebbe pensarci molto prima di farli.

Visualizza il video: Posta con la testa.

lunedì 7 dicembre 2009

Divorzio causa Facebook?

E' successo a Napoli. La moglie ha creato un profilo fingendosi di essere il marito e nel giro di due mesi ha scoperto alcune informazioni su di lui che la hanno portata a chiedere il divorzio. Riflettiamo. Sono in aumento i divorzi “causa facebook”? Io credo di no. Credo che la causa sia diversa, non credo sia colpa di FB. Certo, è colpa primariamente della loro relazione che non andava benissimo evidentemente ma, è anche colpa degli utenti che non hanno ancora capito che su FB di certe cose non si parla, non ci si può mai fidare di chi c’è realmente dall’altra parte dello schermo come esplicita lo stesso FB sulla sua informativa privacy:

“Rischi relativi alla condivisione di informazioni. Nonostante ti consentiamo di impostare le opzioni della privacy in modo da limitare l’accesso alle tue informazioni, ti preghiamo di tenere presente che non esistono misure di sicurezza perfette e impenetrabili. Non siamo in grado di controllare le azioni degli altri utenti con cui condividi le tue informazioni. Non possiamo garantire che le tue informazioni saranno visualizzate solo da persone autorizzate. Allo stesso modo, non possiamo assicurare che le informazioni che condividi su Facebook non diventeranno di dominio pubblico. Non siamo responsabili della violazione delle impostazioni sulla privacy o delle misure di sicurezza di Facebook.”


FB è un mezzo, conoscerne i limiti, i vizi e le virtù è fondamentale. Io lo uso per promuovere il mio sito web ad esempio (puoi vedere la mia pagina Facebook a questo link e se ti piace puoi farti fan!) e mi pare un ottimo strumento. Usare FB invece per avere centinaia di “amici” virtuali forse è pericoloso. Non solo da un punto di vista “tecnico” e di “violazione della privacy” ma, soprattutto da un punto di vista psicologico e sociale… non è che forse… “Talvolta internet avvicina persone lontane e allontana persone vicine.” ?? Riflettiamo.

Emo ed autolesionismo

Un terzo di ragazzi tra i 12 ed i 14 anni dice di conoscere almeno 1 persona che “si taglia”.
Questo significa seguire la moda EMO o avere un serio disagio interiore?
Essere EMO è un modo per affrontare problemi e ribellarsi agli stampini della società, oppure solo un altro pericoloso stampino?
Si può seguire la moda anche senza tagliarsi, morsicarsi, graffiarsi?
Internet, è un veicolo potente per diffondere la corrente EMO autolesionista. Pensaci.
Se ti interessano queste tematiche seguimi sul mio sito web: www.pericolidiinternet.it

“Mangia davanti allo specchio, se puoi fallo nuda”

Questa è una delle tante frasi agghiaccianti presenti sugli oltre 300.000 mila siti web pro-ana presenti in Italia. Siti che favoreggiano l’anoressia. Siti in cui, purtroppo, le persone che soffrono di questo disagio si sentono capite, comprese, accettate, incentivate, normalizzate. Eppure, la cronaca italiana ci parla di altro: dai trans, alle escort.
Così facendo, si nasconde la reale attività dei governi, buona o cattiva che sia. Voglio quindi qui dare enfasi al fatto che il problema dei siti web pro-ana è talmente grave che, da qualche mese, presso la Camera dei Deputati è in fase di elaborazione una disegno di legge per introdurre l’art. 580-bis del codice penale, concernente il reato d’istigazione al ricorso a pratiche alimentari idonee a provocare l’anoressia o la bulimia.

VEDI TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE